Eroi italiani che si battono per gli altri

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Non serve nessun superpotere per essere eroi almeno una volta nella vita. Lo dimostrano i 33 cittadini premiati dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e che sono stati insigniti dell’onorificenza al Merito della Repubblica “per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel soccorso, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella tutela dei minori, della promozione della cultura e della legalità”.
Si tratta di persone comuni che si sono distinte per iniziative dal forte impatto sociale o, ancora più semplicemente, per singole azioni in difesa e a sostegno dei più bisognosi.
Nilo Mattugini e Simonetta Stefanini sono una coppia della Versilia, genitori di una ragazza con disabilità, che ha ideato il progetto “Nonna per amica”, una banca dati di over 50 desiderosi di dedicare parte del loro tempo a bambini e ragazzi affidati al Servizio sociale. Oltre a prendersi cura della propria figlia, Nilo e Simonetta si occupano di un bambino di otto anni che vive solo con la mamma, spesso impegnata con il lavoro anche fino al tardo pomeriggio o alla sera. La coppia lo ospita a casa propria e si premura di fargli praticare attività sportive e altre esperienze di socializzazione con i coetanei, sopperendo in tal modo all’impossibilitá della donna di occuparsene in prima persona. Da qui l’idea del progetto, nato dunque proprio dall’impegno in favore dei minori che la coppia versiliana mette in campo da tempo.
Tra gli ‘eroi’ designati dal Presidente della Repubblica c’è poi Davide Monticolo, un ex giocatore di basket oggi presidente dell’associazione “Un Canestro per te Onlus”, fondata nel 2016 allo scopo di aiutare l’amico atleta Dario che, in seguito a un incidente aveva perso l’uso delle gambe. In pochi anni l’associazione ha messo in piedi una squadra impegnata nel campionato di pallacanestro della Uisp (Unione italiana sport per tutti) attraverso la quale si dedica a raccolta fondi e ad attività di sensibilizzazione per aiutare chi ne ha bisogno e per avvicinare i disabili al mondo dello sport.
Premiato per il suo impegno contro le barriere architettoniche, ma soprattutto culturali, Iacopo Melio è costretto su una sedia rotelle dalla sindrome di Escoban e dedica gran parte del tempo come attivista per i diritti umani e civili, oltre ad essere in prima linea nel campo di progetti inerenti alla disabilità attraverso l’associazione #vorreiprendereiltreno che ha fondato nel 2015. Giornalista e scrittore, gira l’Italia partecipando a conferenze ed eventi sulla disabilità, battendosi perché si diano a tutti gli strumenti indispensabili alla mobilità che, sostiene con fermezza, non dovrebbe rappresentare un impedimento per nessuno.
Ilaria Galbusera è invece capitano della squadra della Nazionale femminile volley sorde con cui lo scorso anno in Turchia ha conquistato la medaglia d’argento all’edizione 2017 dei Deaflynmpics. Laureanda alla Cattolica di Milano, concilia studio e lavoro in banca, oltre che ovviamente dedicarsi allo sport e a promuovere iniziative, anche all’estero, a sostegno di quelle realtà che tra una miriade di problemi cercano di avvicinare i disabili al mondo dello sport.
Insomma, grazie anche all’attenzione e alla sensibilità del Quirinale, la fine del 2018 ci ha regalato un fantastico scorcio dell’Italia propositiva che ci piace e si impegna per aiutare i più bisognosi che non è affatto il caso di definire ‘più deboli’, perché hanno forza da vendere e energie enormi che mettono ogni giorno al servizio di se stessi e di quanti hanno il coraggio di affrontare la vita al massimo, senza mai dimenticare che mondo e società sono di e per tutti.

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