Roma, 3 apr. – «Per Camusso la CGIL è l’ ombelico del mondo e dunque non può stupire che per lei dire, come legittimamente fa Alfano, che la CGIL non può dettare l’ agenda delle priorità del governo, e dei partiti che lo sostengono, significhi avere “poca attenzione per la società”.
Che la rappresentanza sindacale non sia unica, ma plurale, che il mondo del lavoro conosca garantiti e non garantiti, giovani disoccupati e tutte le nuove povertà che la competizione globale ha portato con sé, tutto questo significa per Camusso e la sua logica totalizzante occuparsi di svaghi e tempo libero».