Periferie da recuperare e riqualificare

Le periferie delle grandi città italiane sono luoghi in cui si concentrano sempre più fragilità economiche e sociali. E Milano non fa eccezione, anzi. Il degrado che sfocia in criminalità, la convivenza difficile e forzata tra anziani, sempre più soli e a rischio povertà, e stranieri, tra cui molti irregolari, hanno trasformato interi quartieri in zone franche dove la legge resta ai margini. E poi il racket delle occupazioni abusive in mano a gruppi e organizzazioni criminali e il rischio radicalizzazione di numerosi cittadini di origine islamica che nelle periferie trovano terreno favorevole. Il rapporto presentato oggi da MM, che gestisce le case popolari del Comune di Milano, conferma: residenti sempre più anziani e soli, circondati da abusivi che non diminuiscono nel numero. Lo scenario in cui ci siamo imbattuti, anche come Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, è decisamente preoccupante.

Per superare il degrado servono risorse ingenti, occorre investire nell’edilizia residenziale pubblica e sostenere le famiglie in stato di bisogno abitativo. Il Comune di Milano e la Città Metropolitana devono superare le iniziative marginali e velleitarie per mettere al centro della loro azione il risanamento di interi quartieri. A livello nazionale, il bando del Governo per le periferie si è rivelato un fallimento e sarà necessario pensare a strumenti molto più incisivi nella prossima legislatura. Ora però tocca alle amministrazioni locali avviare una seria programmazione di recupero e riqualificazione delle periferie.

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