Regione Lombardia dimezza il ticket sanitario: una promessa mantenuta!

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La Giunta regionale lombarda parte con il piede giusto e alla prima seduta taglia il ticket sanitario. Una promessa fatta dal centrodestra in campagna elettorale, che il presidente Attilio Fontana e l’assessore Giulio Gallera hanno fatto diventare realtà.
Perché il buongoverno si nutre di fatti concreti, al servizio dei cittadini.

 

Milano, 4 apr. (askanews) – “Il governo centrale, con la sua impugnativa alla nostra prima delibera del dicembre 2016, ci ha fatto perdere un anno, ma fortunatamente ora possiamo finalmente consentire a oltre un milione e mezzo di cittadini lombardi di usufruire del dimezzamento del ticket sanitario regionale che passerà da un massimo di 30 a un massimo di 15 euro”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, al termine della prima riunione della nuova giunta guidata da Attilio Fontana.

“Con questa misura – ha proseguito Gallera – saranno 90 i milioni che Regione Lombardia investe per esenzioni aggiuntive nei confronti dei cittadini lombardi, in attesa di poter eliminare definitivamente il ticket regionale”.

“Il ticket sanitario regionale – ha continuato l’assessore – passerà da un massimo di 30 euro a un massimo di 15, una proposta concreta a sostegno di 1,5 milioni cittadini lombardi, quelli cioè che nel 2017 hanno usufruito di visite ed esami specialistici e pagato un superticket superiore ai 15 euro”.

“Il costo massimo del ticket – ha spiegato Gallera – sarà quindi 36(ticket nazionale)+15 (ticket regionale)=51 euro e non più 66 euro (36+30) come finora sostenuto per chi richiedeva ad esempio prestazioni come Tac del torace o Risonanza magnetica della colonna vertebrale. Sempre 51 euro (36+15) si pagherà anche per la colonscopia oggi effettuata al costo di 36 euro di ticket nazionale e 22,8 di ticket regionale(58,8 euro). Così facendo nel complesso il superticket mediamente pagato per ricetta sarà su base regionale di 7,8 euro invece dei 10 applicati a livello nazionale”.

“I 20 milioni stanziati per il dimezzamento del ticket regionale – ha proseguito – si aggiungono ai 70 che Regione Lombardia già sostiene per le esenzioni aggiuntive rispetto a quelle nazionali. Queste riguardano: gli utenti con l’età fino a 14 anni (42 milioni); gli adulti in condizione di particolare fragilità, disoccupati e cassintegrati (22 milioni); dal 2015 i cittadini con reddito familiare fiscale annuale non superiore a 18.000 euro, e loro familiari a carico (6 milioni), un’esenzione concessa a circa 150.000 soggetti beneficiari”.

“Voglio ricordare – ha sottolineato il titolare regionale della Sanità – che dei 7.66.615 assistiti lombardi che usufruiscono di prestazioni ambulatoriali il 54%, 4.098.000, non pagano già oggi il ticket. Questi soggetti beneficiano del 70% delle prescrizioni di specialistica erogate (27 milioni) e del 74% del valore economico delle prestazioni erogate”.

 

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