Roma, 1 dic. – Nella vicenda Sallusti, che ha oggi il suo epilogo annunciato, si condensa la malattia del nostro sistema politico: polverizzato in Parlamento, nega nell’inconcludenza e nei fatti – ma anche nello spirito di fazione – quei valori universali che richiama a parole; piange lacrime di coccodrillo perché in realtà consuma la sua vendetta contro la libera stampa. Che non è certo irresponsabile ma che, se colpevole, non va mai punita con la privazione della libertà.