Roma, 10 giu. 2014: “La sostituzione ‘ forzata’ del senatore Mario Mauro dalla Commissione Affari costituzionali del Senato è un segnale oggettivo di debolezza da parte del governo”. Così su Facebook Mariastella Gelmini.
“Il senatore Mauro aveva espresso perplessità su aspetti non secondari della riforma del Senato. Averlo rimosso con atto d’ imperio, secondo quanto riferito dallo stesso parlamentare, è la spia di una difficoltà del governo e della maggioranza ad ascoltare le critiche e a superarle con la capacità di sintesi richiesta a un leader.
La rimozione di Mauro dalla Commissione non risolve i problemi destinati a ripresentarsi in Aula. Alla politica, intesa come capacità
di persuasione e di ascolto, Renzi ha preferito un gesto di forza. Temo che si risolverà in una difficoltà aggiuntiva quando l’ esame della riforma si trasferirà in Aula” (Adnkronos).