ì 20 giugno 2014 11:35
Roma, 20 giu. 2014: “Tajani è stato più che corretto: in primo luogo ha scongiurato la bocciatura del Def 2014 che ha rinviato, senza alcuna giustificazione, il pareggio di bilancio dal 2015 al 2016, in secondo luogo haevitato che la procedura d’ infrazione venisse formalizzata durante la campagna elttorale delle Europee non permettendo di fatto strumentalizzazioni politiche. Adesso, però, il tempo è scaduto, non possiamo permetterci altri ‘ fallimenti per
credito’. Entro luglio, questa l’ assicurazione di Renzi, le imprese avrebbero incassato 68 miliardi. Non sarà così, del saldo non si vede neppure l’ ombra. A rimetterci siamo tutti noi, visto che oltre al danno del mancato pagamento incombe la beffa della multa dell’ Ue. La pubblica amministrazione italiana paga a 180 giorni, 150 in più rispetto al limite stabilito dalla legge. Questo connota come i peggiori pagatori d’ Europa. Tajani ha fatto il suo dovere da Commissario e ha difeso gli interessi delle tante aziende che da troppo tempo aspettano di vedere saldati i loro crediti. All’ esecutivo non fa onore schernire le istituzioni europee per nascondere i suoi fallimenti” (AGI).