Berlusconi: basta televisione. Torniamo alla politica porta a porta

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Di Pietro Tosca – Da Il Corriere della Sera

Roma, 23 nov. 2014: Per raccogliere il consenso politico non è più determinante la televisione ma il porta a porta. È la tesi lanciata da Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con il convegno «Basta tasse» organizzato questa mattina a Treviglio dal segretario provinciale bergamasco di Forza Italia, Alessandro Sorte. Berlusconi ha chiamato al termine dell’incontro alle 12.15 e dopo aver rassicurato i 200 azzurri presenti sul fatto che resterà alla guida del partito, li ha spronati a una presenza capillare sul territorio soprattutto per riconquistare i delusi che non sono andati al voto alle ultime consultazioni. «Quando avrò dimostrato la mia innocenza assoluta e sono molto vicino a farlo, soltanto allora tornerò in campo — ha esordito Berlusconi —. Sono assolutamente convinto di doverlo fare per gli italiani e per un fatto mio personale, non posso pensare di terminare la mia avventura umana in questo modo. Voglio terminarla in maniera limpida. Sono stato il politico per più tempo alla guida del Paese, più di De Gasperi. Ho fatto una politica estera splendida non come quella degli attuali dirigenti europei».

I cavalli di battaglia per risalire la china sono quelli della battaglia fiscale e del taglio delle imposte e un ritorno all’antico per raccogliere il consenso. «Sarò in campo per rifondare Forza Italia. Sono sicuro che tanti italiani saranno con noi. Per questo avevamo dato vita alle comunità azzurre “Forza Silvio” che dovevano fare attività sociale in ogni paese. Abbiamo visto che ci poteva essere contrasto con Forza Italia e per questo abbiamo dato da fare queste cose direttamente al partito. So che si sta procedendo. Dovremo scegliere tra i nostri elettori e soprattutto le nostre elettrici, le missionarie della libertà avranno il compito di andare a convincere le persone che non ci hanno più votato e prima ci davano fiducia. Sono cittadini delusi e disgustati da questa politica. Dobbiamo dire che votare è loro diritto e dovere. Sono persone facili da conquistare se si riesce ad avere un rapporto personale con loro. Non è più attraverso la televisione o i giornali che possiamo farlo. Dobbiamo farlo con i nostri militanti e in particolare le missionarie azzurre». I target principale sarà quello degli anziani. «Dei 24 milioni che non sono andati al voto gli over 60 sono il 40% e a loro noi abbiamo sempre dedicato molta attenzione, cosa che altri governi non hanno fatto. Noi abbiamo la credibilità per dire che porteremo le pensioni minime a mille euro al mese, che non ci saranno tasse sulla casa e toglieremo le tasse di successione».

Il leader azzurro è sceso nei minimi particolari su come immagina debba avvenire il porta a porta per recuperare il consenso: «Quando un militante a posto, trasparente va a incontrare un anziano solo oppure una coppia, il fatto di sentire il campanello, trovare alla porta una persona con il sorriso in tasca, li rende felici. Ci si va una volta, poi un’altra volta, una caramella, un cioccolatino, un discorso e le persone sono contente di fare il loro dovere di tornare a votare per Forza Italia e per Silvio Berlusconi, un loro coetaneo». Anche Mariastella Gelmini, segretario regionale intervenuta poco prima di Berlusconi ha sottolineato l’importanza della partecipazione: «Il convegno di Treviglio è il prologo alla manifestazione nazionale contro le tasse sulla casa che avrà il suo clou in piazza San Carlo a Milano tra una settimana e segna l’avvio della rifondazione azzurra — ha detto —. È importante avere l’orgoglio dell’appartenenza e della partecipazione a un partito. È faticoso organizzare incontri, coinvolgere gli amici o fare i gazebo la mattina di domenica ma è così che si fa vivere il partito, non con la televisione. La gente non crede più ai politici che sanno solo polemizzare nei talk show. Per la rifondazione abbiamo bisogno di tanta passione. Se il Pd a livello nazionale ha fatto 100 mila tessere, noi che siamo lombardi da soli dobbiamo battere questo risultato». La Gelmini ha poi sottolineato l’importanza dell’edilizia per il rilancio dell’economia: «La green economy o le start up non possono sostituire un settore che ha creato benessere per l’Italia». Presente all’incontro anche l’ex primo cittadino di Pavia e leader dei rottamatori Alessandro Cattaneo che toccato il tema della concorrenza con la Lega: «Non dobbiamo arrivare al loro populismo che li porta ad avere le stesse posizioni di Casa Pound, ma non dobbiamo rinunciare a dire la nostra su temi scottanti come quello dell’immigrazione. Penso alle case popolari per esempio. Da sindaco troppe volte mi sono trovato di fronte italiani in difficoltà dopo una vita di lavoro che non potevano averne una perché davanti hanno una decina di famiglie straniere».

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