Con fine Qe, l’Italia non può più permettersi scelte sbagliate

Con la decisione della Bce di oggi di chiudere dal prossimo gennaio i rubinetti del Quantitative easing finisce un’epoca: quella dell’acquisto di titoli di Stato da parte della Banca centrale europea e del contenuto costo del nostro debito pubblico. Condizioni ottimali per la crescita dell’economia che i governi di sinistra non hanno saputo utilizzare come avrebbero dovuto, ma di cui non possiamo che ringraziare Mario Draghi, voluto da Silvio Berlusconi alla guida della piu’ alta istituzione responsabile della politica monetaria.

Si apre una nuova stagione per la gestione del debito italiano, che oggi piu’ che mai deve quindi essere ridotto. Non e’ tempo di reddito di cittadinanza ne’ di aumentare a scopi clientelari ulteriormente la spesa pubblica corrente. Piuttosto, se flessibilita’ ci verra’ concessa dall’Europa la si usi per investimenti pubblici produttivi. Senza il paracadute della Bce, l’Italia non puo’ piu’ permettersi scelte sbagliate di politica economica ne’ promesse da campagna elettorale

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