Da Kilometro Rosso nuova linfa all’Iit Genova

Ricerca e imprese: insieme per fare sistema, per far vincere il sistema Italia. MG

«Bello ma quali applicazioni può avere?». Guardiamo il robot antropomorfo mentre ruota la testa, osserva la palla rossa che il ricercatore gli porge e la prende in mano delicatamente. Un altro poco distante è dotato di un occhio elettronico in grado di percepire in modo selettivo

solo oggetti in movimento, un altro ancora cammina con articolazioni “quasi” umane, attutisce i colpi e riesce sempre a restare in equilibrio.

Alla nostra domanda sulle applicazioni ieri l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) ha dato una prima risposta siglando una partnership strategica con Kilometro Rosso: l’istituto genovese mette la tecnologia, il parco scientifico di Bergamo le imprese.

Alberto Bombassei, numero uno di Kilometro Rosso, Brembo e vicepresidente di Confindustria (ora candidato alla presidenza) è arrivato qui per firmare l’intesa, che punta proprio ad accelerare il passaggio dalla ricerca alla fase di sfruttamento economico dell’idea.

«I nostri due mondi si integrano perfettamente – spiega Bombassei – qui si sviluppano alcune tecnologie di eccellenza mondiale mentre noi siamo in grado di mettere a disposizione la conoscenza delle Pmi, i loro bisogni, la loro visione del business. Spero che iniziative del genere non restino isolate ma diventino più frequenti e siano perseguite con costanza per rendere più

competitivo il sistema industriale del nostro Paese».

Per Kilometro Rosso forte di oltre 40 aziende già insediate e considerato dal Censis uno dei dieci luoghi di eccellenza dell’innovazione in Italia, si tratta della seconda intesa di questo genere in poco tempo, dopo l’accordo raggiunto il 19 gennaio con il Sincrotrone di Trieste. «Applicazioni concrete? Tantissime – ci spiega Mirano Sancin-dg di Kilometro Rosso. Penso anzitutto a Brembo, a Italcementi, all’Istituto Mario Negri e al consorzio sulla meccatronica che ospitiamo.

Vedo importanti ricadute a breve nel bio-medicale come ad esempio negli sviluppi sui materiali per ricostruire i reni oppure nei rivestimenti in pellicola che possono produrre energia fotovoltaica». Per l’istituto basato a Genova ma con laboratori distribuiti in tutta Italia l’accordo con Kilometro Rosso è una tappa importante nel percorso di sviluppo, avviato nel 2005. Si tratta di una fondazione di diritto privato creata dai ministeri dell’Istruzione Università e Ricerca ed Economia, forte di uno staff globale di 900 persone, di cui quasi un quarto stranieri. I risultati realizzati, in crescita progressiva negli anni, sono sintetizzati in 65 brevetti e più di 2mila pubblicazioni. Nella sede di Genova collaborano dipartimenti dedicati a robotica neuro-scienze e tecnologie del cervello, sviluppo di farmaci, nanotecnologie e computer vision.

«Questo Istituto – spiega il presidente della Fondazione Gabriele Galateri di Genola – è nato per trasformare la ricerca in occasioni di crescita. Questa intesa pone le basi per progredire nella collaborazione tra ricerca e imprese, elemento fondamentale per rilanciare la competitività dell’Italia».

Per Bombassei, candidato alla presidenza di Confindustria, ieri mattina impegnato anche in incontri a Cuneo la ricerca è una chiave per rilanciare l’occupazione anche perché «la disoccupazione giovanile inizia ad avere una percentuale preoccupante».

Modificare l’articolo 18 a suo avviso rappresenterebbe «un atto di presa dì coscienza e soprattutto una spinta alle assunzioni dei giovani» mentre rispetto ai sindacati ricorda di non aver «mai voluto un muro contro muro» e di essere sempre stato per il colloquio per l’apertura «che però e ci deve essere anche dalla controparte».

Su Fiat, l’auspicio è che «continui ad investire in Italia, a mantenere non solo i posti di lavoro ma possibilmente anche a farli crescere» e un rientro eventuale in Confindustria del Lingotto sarebbe da plaudire.

Sul fronte politico l’auspicio di Bombassei è per un Monti bis. «Non credo possano esserci miracoli – spiega – anche se questo governo continua a far bene non penso che in un anno e mezzo riesca a mettere a posto le cose. L’augurio è che se non ce la fa possa essere prorogato».

Quanto, infine, al confronto con Squinzi per la presidenza di Confindustria Bombassei spera che non si arrivi ad una spaccatura ma che prevalga «un confronto civile tra persone e imprenditori per bene quali sono i due candidati. È però importante – aggiunge – che ci sia un confronto sulle idee e non sulle persone. Poi vinca il migliore».

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