Forza Italia a Passera: Dialoghi con noi

Schermata del 2016-01-20 08:39:36

 

Gelmini: inutile disperdere le forze del centrodestra. Parisi è un nome ma nulla è deciso.

Da Libero – Milano

MIlano, 3 feb. 2016: Mentre il nome del candidato alle elezioni amministrative di giugno nelle file del centrodestra tarda ad arrivare, a fare chiarezza sulla situazione del partito oggi all’opposizione a Milano è la coordinatrice lombardadiForza Italia, Mariastella Gelmini. Dopo l’avvio della campagna elettorale azzurra nelle zone di Milano, è proprio Gelmini che delinea i contornidella città a un passo dalle elezioni e in balia dei candidati della sinistra «i cui colpi di sciabola rivelano un completo disinteresse per i quartieri e per la sicurezza dei milanesi e hanno il tipico sapore delle guerre di palazzo».

In un’intervista rilasciata ad Affari Italiani, Gelmini ha raccontato la posizione oggi di Forza Italia e il centrodestra meneghino. «Nell’arco di poche settimane dovremmo arrivare a una chiusura – ha spiegato la coordinatrice rispondendo alla domanda più gettonata, ovvero quando arriverà la decisione definitiva delcandidato dicentrodestra – siamo vicini alle decisione di un nome».

Sul tavolo, tanti noti, tra cui spunta anche il nome di una ex coinquilina di Palazzo Marino: Letizia Moratti. «La stima è altissima – ha spiegato Gelmini – ma non credo Letizia Moratti possa essere disponibile». Nessun confronto, invece, in atto suMaurizio Lupi.

Il leader diNcd rimane tra i nomi papabili permoltima fuori dai giochi per Forza Italia «a causa dell’appoggio del Nuovo Centrodestra al governo». Tra i nomi al ballottaggio, nelle ultime ore, rimangono quelli di Alessandro Sallusti, il direttore de Il Giornale, pronto alla discesa in campo, oltre che quello di Stefano Parisi, ex ad di Fastweb e prescelto dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Tra i due, spunta anche un’altra donna: Daniela Santanchè. «Un nome nella rosa – ha ammesso Mariastella Gelmini – e sicuramente una persona capace dal punto di vista imprenditoriale». Realistica è invece la visione sull’unico candidato del centrodestra, Corrado Passera, in corsa verso PalazzoMarino con la sua lista civica. «È partito col piede sbagliato facendo tutto da solo senza fare squadra con la coalizione di centrodestra» ha spiegato Gelmini. Passera «è una figura moderata e i suoi temi sono i nostri» ha continuato la coordinatrice invitando il centrista «al dialogo con noi nell’interesse di Milano». «Auspico che non rimanga isolato – ha concluso Gelmini – sprecando un’occasione importante per la città». Nessuno sconto invece per quel che riguarda la corsa del centrosinistra, sempre più vicino alle primarie di partito. «Le primarie sono un terreno di scontro duro» ha commentato Gelmini riferendosi alla battaglia dei candidati a colpi di frecciatine degli ultimi giorni. È proprio guardando ai candidati del partito democratico che Gelmini ha evidenziato come, ai partecipanti di queste primarie «non interessa il bene di Milano, si tratta solo di un gioco di potere». E fa una previsione, differente da quelle decantate dai sondaggisti. «Sala è sempre più ambiguo agli occhi dei milanesi» ha spiegatoGelmini «questo favorisce la Balzani e Renzi non si espone perché sente aria di sconfitta per Sala».

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