Forza Italia: «Rimpasto in Regione, serviva più coraggio».

Di Annachiara Sacchi – Da Il Corriere della Sera/Milano

Gelmini: «Maroni avrebbe dovuto aspettare il voto europeo». Sarà un vertice tra Berlusconi e il governatore a sbloccare il nodo della squadra.

Milano, 28 apr. 2014: Il malumore è sottotraccia, le candidature alle europee e l’arrivo di Silvio Berlusconi all’hotel Michelangelo stemperano il pensiero della «Lombardia defraudata», ma nei discorsi dei responsabili di Forza Italia il rimpasto in Regione torna ciclicamente. E fa discutere. Lo spiega Mariastella Gelmini, coordinatore regionale degli azzurri: «Ci dispiace che il riassetto sia stato fatto prima di misurare Ncd al voto. Tutti quelli che siedono in consiglio regionale sono stati eletti con Berlusconi: ci sarebbe voluto più coraggio ad attendere». Ma per evitare guerriglie in consiglio regionale, altre divisioni e accuse «che non farebbero bene a nessuno, soprattutto prima del voto», per dare peso «ai contenuti», potrebbe essere Silvio Berlusconi a chiudere la partita (con un pareggio) e a firmare la pace. Magari strappando un sottosegratario in più a Maroni.

Inflessibile governatore. Maroni non ha voluto allargamenti in giunta, con una evidente penalizzazione dei forzisti: entrando il bresciano Mauro Parolini, attuale capogruppo dei centristi al Pirellone, e uscendo il berlusconiano Maurizio Del Tenno (sua la delega ai Trasporti), Forza Italia scende a quattro assessori. «Vogliamo almeno un sottosegretario in più, quella è casa nostra», si sentiva ieri in sala. Quantomeno «un equilibrio che non umili nessuno».

Veleni. Perché a oggi Forza Italia conserva il suo sottesegretario (Fabrizio Sala, con delega all’Expo) ed Ncd ne guadagna uno (il presidente della Provincia di Lecco Daniele Nava che avrà le deleghe agli Enti locali e alla Città Metropolitana). Niente a che vedere con il «pareggio». Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi e capolista ale europee nel Nord Ovest, è contrariato. Mariastella Gelmini insiste: «L’unica cosa che ci interessa è il buon funzionamento della giunta e del consiglio, non abbiamo mire poltronistiche, a noi interessano i contenuti, dalle infrastrutture alle attività produttive, di questo vogliamo parlare con Maroni». Anche se per gran parte della giornata di ieri si è parlato di chiedere con forza un posto da sottosegretario in più per gli azzurri «a titolo di risarcimento», magari proprio per Del Tenno. Senza guerre, per ora: «Rimpasto è una parola da vecchia politica – secondo Gelmini – e il governatore deciderà per il bene dei lombardi». Di certo «Maroni non avrà da Forza Italia lo stesso atteggiamento che ha avuto dal Nuovo Centrodestra. Si sta trovando una soluzione, basta che la partita finisca in pareggio».

Giochi aperti. Soprattutto dopo la riunione ristretta di ieri all’hotel Michelangelo (presenti i fedelissimi Mariastella Gelmini, Giovanni Toti, il vicepresidente della Lombardia Mario Mantovani, il capogruppo Claudio Pedrazzini e l’europarlamentare Licia Ronzulli), al termine della presentazione dei candidati e del lungo intervento di Berlusconi. E potrebbe essere proprio l’ex premier a «metterci una pezza», parlando con il suo ex ministro degli Interni e chiudendo così – con ogni probabilità entro domani – la partita del rimpasto, che Forza Italia avrebbe voluto affrontare solo dopo il voto. «Noi siamo gente responsabile – è il commento di Mantovani – e disposti a chiudere, ma senza essere penalizzati». E magari riparlando di deleghe e ruoli anche dopo il voto.

«Siamo concentrati su altro», è il leitmotiv degli Azzurri. In effetti Forza Italia si prepara alle europee con una campagna virale, porta porta, che si aprirà sabato prossimo al Teatro Nuovo, presente Berlusconi. «E da quel momento – annuncia il consigliere regionale azzurro Giulio Gallera – saremo noi la sua voce, andando porta a porta, accogliendo i cittadini nei gazebo, in tutti i banchetti che saranno sistemati sul territorio».

Una grande mobilitazione. E prima ancora, iniziativa tutta milanese: giovedì 29 aprile il gruppo di Forza Italia in consiglio comunale appoggia i residenti del Castello per la manifestazione indetta contro la pedonalizzazione dell’area. In vista anche manifestazioni anti tasse. E per il 9, corteo «per il movimento in città» con tutti i comitati: «Difendiamo i diritti di chi deve lavorare», afferma Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Fi in consiglio comunale.

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