Disputa tra Atene e Ue non porta fieno a cascina antieuropeisti
Roma, 30 giu. 2015: “Sono convinta, come tanti sinceri europeisti, che alla fine un accordo si deve trovare, nell’interesse dei greci ma soprattutto dell’Europa. La disputa fra Atene e l’Unione europea sta danneggiando tutti ma non porta fieno alla cascina degli antieuro e degli antieuropeisti”. E’ quanto sottolinea in una nota Mariastella Gelmini.
“L’Unione anchilosata che vediamo sotto i nostri occhi è una Comunità che si è cullata per troppo tempo nella prevalenza degli egoismi nazionali sullo spirito comunitario e per troppo tempo ha impiccato il futuro di quasi 500 milioni di cittadini al rispetto sacrale di regole e vincoli, necessari e indispensabili sia chiaro, senza però curarsi fino in fondo delle conseguenze che questi avevano e hanno nelle politiche di crescita”, spiega.
“Il presidente Berlusconi aveva intuito, inascoltato, il vicolo cieco in cui l’Ue andava ad infilarsi privandosi della flessibilità necessaria per affrontare i marosi della crisi economica diventata crisi sociale – aggiunge – Prima di altri, Berlusconi aveva suggerito quello che oggi tutti osannano: la Bce ha avviato il “quantitative easing” e se non è ancora il prestatore di ultima istanza come in America è la Fed, sicuramente non è più soltanto il custode occhiuto della stabilità finanziaria”. “Perché si trovi l’accordo con la Grecia è necessario che Tsipras metta da parte l’armamentario ideologico di una sinistra sconfitta dalla storia e nella coscienza delle persone. Non può pretendere di conservare ai greci privilegi e vantaggi economici ai quali tutti hanno dovuto rinunciare – conclude – Nello scontro fra il populismo e il riformismo, il primo può accendere facili entusiasmi ma quando deve trasformarli in atti di governo è destinato a soccombere di fronte alle repliche della realtà. Di regole si può morire, ma senza regole non ci sarà un comune destino europeo”(ANSA).
