Gelmini, Forza Italia: Istat. No facili entusiasmi, sfruttare crescita

Roma, 30 set. 2015: I dati Istat di oggi dimostrano che ai primi segni di ripartenza del Pil e’ seguito subito l’aumento dell’occupazione, a conferma del fatto che il lavoro non si crea per legge e che occorre consentire alle imprese di consolidare la loro capacita’ di aumentare la ricchezza, abbassando la tassazione sul lavoro e quella generale”. Commenta cosi’ Maria Stella Gelmini vice capogruppo vicario alla Camera dei Deputati di Forza Italia i dati diffusi oggi dall’Istat.
“Ad ogni modo, i dati di oggi sono positivi, sebbene nel confronto con l’Europa l’Italia faccia registrare performance modeste rispetto agli altri Paesi che stanno uscendo dalla crisi. Continua a preoccupare il tasso di disoccupazione giovanile al 40,7%, che e’ aumentato di 0,3 punti percentuali rispetto allo scorso mese. Il dato dimostra come quasi un giovane su due non riesca a trovare lavoro e che le misure del Jobs Act stanno producendo i loro effetti sulle fasce piu’ adulte della popolazione, meno bisognose di interventi di accompagnamento al lavoro. Un altro dato sul quale riflettere riguarda il numero di inattivi ossia delle persone che non sono in cerca di occupazione. L’Istat presume che questi ragazzi non siano alla ricerca di lavoro perche’ impegnati negli studi ma sarebbe utile capire quanti di questi giovani sono c.d. NEET e quanti sono inattivi perche’ scoraggiati”.
“Noi crediamo che sia proprio su questi giovani che si gioca la sfida piu’ importante del Jobs Act e dei suoi provvedimenti attuativi, soprattutto con riferimento alla capacita’ di costruire un sistema di politiche attive in grado di sostenere i giovani nell’inserimento lavorativo e i disoccupati nella eventuale ricollocazione al termine di un rapporto di lavoro”.
“Invitiamo il Governo a non sprecare l’occasione di agganciare piu’ proficuamente la congiuntura internazionale, evitando facili entusiasmi sugli effetti Jobs Act e sfruttandola nel senso della crescita. Ci auguriamo che la prossima legge di stabilita’ confermi almeno lo sgravio contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato previsto dalla precedente manovra per evitare di interrompere in modo brutale la riduzione della tassazione sul costo del lavoro e per aiutare il consolidamento della ripresa occupazionale”.

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