Roma, 28 feb. 2014: “Le cifre dell’ Istat sulla disoccupazione sono un bollettino di guerra che non ammette repliche o commenti. Quei dati impongono al governo di agire subito, anche a costo di capovolgere l’ agenda. Il Parlamento esaminerà il job act con le sue novità normative quando sarà pronto, ma la realtà drammatica impone misure immediate, indirizzate ad alleggerire il carico fiscale sulle imprese così da accelerare la possibilità di assunzioni. Più lavoro e quindi maggiore produttività presuppone che ci sia un’ accresciuta capacità di consumi. Il solo modo per ricostruire questo circuito virtuoso e’ una riduzione sensibile delle tasse sui redditi da finanziare con tagli immediati della spesa pubblica. L’ Italia è un paziente in gravi condizioni e dal monitor arriva un bip molto flebile. Bisogna intervenire prima che sia tardi” (Dire).