Gelmini, Forza Italia: Legge elettorale. Competizione Camere perché manca intesa

Roma, 10 dic. 2013: “Le baruffe sulla primazia della Camera o del Senato in materia di riforma elettorale rischiano di annebbiare il vero obiettivo, cioè fare la legge elettorale. La decisione di incardinare anche alla Camera la riforma elettorale dovrebbe rispondere alla necessità di allineare sul piano procedurale i due rami del Parlamento su una delle materie più divisive degli ultimi anni. Saggio è, a questo punto, lasciare che siano i presidenti di Camera e Senato, sentiti i rispettivi capigruppo, a dire una parola definitiva su quale ramo del Parlamento debba avviare l’ esame delle proposte. Temo però che dietro una disputa all’ apparenza stucchevole, si nasconda in realtà un serio problema politico, vale a dire la necessità di costruire un’ intesa fra i maggiori gruppi parlamentari. Se il Pd pensa di avviare l’ esame alla Camera, confidando sulla maggioranza autonoma di cui dispone e in assenza di intese con Fi vorrà dire che punta a riformare la legge elettorale con quei 148 deputati abusivi dell’ attuale legge, pronto a ritocchi e aggiustamenti nel passaggio al Senato, dove invece non ha una maggioranza autonoma. Se, invece il Pd punta a una legge frutto di un ampio accordo politico,costruiamo l’ accordo e, a quel punto, diventa ininfluente se parte prima l’ uno o l’ altro ramo del Parlamento” (ANSA).

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