Gelmini: Ora basta, divieto di manifestazione per i cortei violenti

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Gelmini

Di Massimiliano Mingoia – Da Il Giorno Milano

Milano, 3 mag. 2015: «La manifestazione del 1° Maggio andava vietata. Tutto ciò che è accaduto era stato previsto. Si sapeva che arrivavano i black bloc, i No Tav e i No Expo da tutta Europa. La soluzione per evitare le violenze di Milano era una sola: vietare il corteo. E’ arrivato il momento di dire basta alla devastazione annunciata delle nostre città». Mariastella Gelmini, parlamentare e coordinatrice lombarda di Forza Italia, propone una soluzione drastica per prevenire altre devastazioni della città almeno per i sei mesi dell’Expo.

Gelmini, basta cortei?
«Quanta ci costa questa inutile tolleranza? La soluzione non è autorizzare le manifestazioni in centro città. Certo, qualcuno dirà che in questo modo si va a intaccare un principio costituzionalmente garantito: la libertà di manifestare. Ma in questo caso non stiamo vietando la libertà di manifestare, ma la libertà di assaltare le vetrine e devastare i beni dei cittadini. Chi ha manifestato legittimamente venerdì è diventato paravento per l’aggressione brutale operata dai violenti. E ora qualcuno dovrà rispondere a una domanda: chi paga i danni?».

Già, chi deve pagarli?
«Ho apprezzato il gesto improntato alla concretezza da parte del Governatore Roberto Maroni: la Regione ha subito stanziato un milione e mezzo di euro per aiutare i milanesi danneggiati. Dove sono, invece, i soldi del Comune di Milano e dello Stato?».

Il Sindaco Pisapia ha chiamato a raccolta  i cittadini per iniziare a pulire la città.
«Ora è troppo comodo chiamare per strada i cittadini onesti a pulire, dopo che antagonisti e no Expo sono stati blanditi e coccolati alla ricerca di un dialogo impossibile. Il Comune farebbe meglio a rivedere la sua politica della mano tesa nei confronti dei centri sociali e degli antagonisti. Anche perché molti dei vandali calati a Milano sono stati trovati dalla polizia nelle case occupate e nei luoghi di incontro dei centri sociali milanesi. Un segnale che dovrebbe essere chiaro anche al Pd, che ha sempre tollerato la mano tesa nei confronti degli antagonisti, salvo dissociarsi dalle violenze a cose fatte».

Fi non aderirà alla mobilitazione voluta da Pisapia?
«No, non abbiamo alcuna intenzione di aderire. Preferiamo iniziative concrete come quella di Maroni a iniziative “politicamente corrette” ma inutili».

Non scenderete in piazza per solidarizzare coi milanesi?
«Lo faremo lunedì alle 19:00: saremo in Corso Magenta angolo via Carducci per una fiaccolata. Spero che aderiscano tutti i partiti di centrodestra».

Da qui alla fine dell’Expo, intanto, ci sono altri sei mesi.
«Sono preoccupata. Mi metto nei panni di quei turisti cinesi e sauditi che venerdì uscivano dalla visita al Cenacolo vinciano e si sono trovati di fronte la guerra. Nei prossimi sei mesi dell’Expo, a Milano e in Lombardia, arriveranno milioni di visitatori dall’Europa e dal mondo e non possiamo permettere che si ripetano fatti simili. Non possiamo sprecare questa occasione per qualche centinaio di delinquenti. Troppo comodo, come ha fatto il premier Matteo Renzi, venire a inaugurare l’Expo alla mattina e lasciare Milano in mano alle orde antagoniste il pomeriggio».

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