Roma, 28 lug. 2013: “L’ anomalia giudiziaria che da almeno due decenni caratterizza il nostro Paese non vede come bersaglio Silvio Berlusconi in quanto persona, ma si trasforma nei fatti in un attacco alla intera storia e al progetto politico di Forza Italia. Nessuna sentenza potrà mai ledere la leadership di Berlusconi che è amato dal suo popolo, che negli anni gli ha riconfermato a più riprese fiducia e affetto, e sostenuto dal suo partito. Quello che accadrà il 30, dunque, non è questione privata, ma interessa militanti, iscritti e non iscritti, simpatizzanti e anche gli avversari. Nessuno infatti può prescindere. Fermo restando che sarà Berlusconi a decidere le mosse successive al 30 luglio, è uomo che non fugge davanti alle proprie responsabilità, rimane l’ ansia per una sentenza che potrebbe cambiare gli equilibri e danneggiare il Paese”. (Adnkronos)