Roma, 1 giu. 2013: ”Non credo, come afferma il militante politico Ingroia, che l’ ex magistrato Nitto Palma abbia intenzione di proporre una pericolosa limitazione della libertà di partecipazione dei magistrati a dibattiti pubblici politico-culturali. Quel che va certamente scongiurata, e sanzionata, è l’ attività scopertamente politica, e per sua natura partigiana, che troppi magistrati in servizio prestano nel tempo dell’ esercizio delle loro funzioni. E’ un principio liberale elementare che in Italia continuiamo a ignorare e che a Ingroia si permette di violare perché con tutte le invenzioni di cui è stato capace a Palermo e grazie al potere assoluto dei Pm, ancora si preferisce far finta di niente. Nonostante non conti, in politica, praticamente niente”. (ITALPRESS).