Gelmini, PdL: propaganda in contraddizione con lo stato di diritto

Roma, 9 gen. – Alla fine lo ha ammesso: il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha detto a chiare lettere che l’effetto deterrenza si ottiene anche con la propaganda. Ma è ammesso in uno Stato di diritto ipotizzare di usare la propaganda? E come mai solo ora, a quadro politico mutato, si confida nei presunti effetti benefici di uno Stato invasivo che carica sul cittadino l’onere della prova e il dover dimostrare di essere nel giusto? Non si corre forse il rischio – con questo tipo di atteggiamento e di modo di operare – di svilire il ruolo e il lavoro di autorevoli servitori dello Stato, volutamente anonimi, che vestono in modo sobrio e con grande dignità la divisa della Guardia di Finanza?

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