Roma, 31 mag. – Non siamo noi, bensì il quotidiano di Confindustria a scrivere oggi che “affidarsi alla buona volontà delle compagnie petrolifere per evitare che l’aumento di 2 centesimi delle accise sulla benzina si trasmetta ai consumatori è degno della fantasia di Lewis Carroll. La sua Alice non sarebbe arrivata a tanto”.
Chiediamo quindi al governo che giochi tutta la propria autorevolezza e chieda con forza alle compagnie petrolifere che – per quanto in competizione in un libero mercato – rivedano i loro margini industriali evitando così l’aumento delle accise e aiutando il Paese.