I sei referendum sulla Giustizia, analizzati e spiegati uno per uno. Quesiti 1 e 2

Iniziamo con i quesiti 1 e 2 che riguardano la responsabilità civile dei magistrati

Roma, 10 ago. 2013: Sei referendum abrogativi. Sei quesiti destinati a cambiare il Paese che mirano a riformare la Giustizia. Si punta alla separazione tra le carriere, in modo da garantire maggior terzietà e imparzialità del giudice; ad evitare pericolose contiguità tra politica e magistratura, facendo rientrare nei tribunali le 219 toghe che sfilano con permessi d’oro fuori dai palazzi di giustizia.
Viene affrontato, poi, il delicato tema della responsabilità civile dei magistrati, ma anche quelli che denunciano la drammaticità carceraria (i due quesiti che chiedono l’abolizione della custodia cautelare e dell’ergastolo. Non mettendo a repentaglio la sicurezza del cittadino, piuttosto rendendo possibile il reinserimento sociale del detenuto, imprigionato dall’ottica del fine pena mai). Da oggi analizzeremo ciascuno dei quesiti referendari proposti dal Partito Radicale e abbracciati da me e dagli altri membri del Pdl, per fare un po’ di chiarezza e per spiegare il motivo per cui è così importante che il più alto numero di cittadini li sottoscriva quanto prima. Diamo la possibilità allo Stato Italiano di compiere un atto di civiltà giuridica.

QUESITI 1 E 2: Responsabilità civile dei magistrati

Perché non si ripetano più casi come quelli di Enzo Tortora: processi-mostro al termine dei quali i responsabili non pagano mai, perché in tempi rapidi il cittadino possa ottenere il giusto risarcimento per danni e per le ingiustizie patite.

Spiegazione quesito
Con questi due quesiti si intende rendere più agevole per il cittadino l’esercizio dell’azione civile risarcitoria (indiretta) nei confronti dei magistrati, e ciò anche per i danni da questi cagionati nell’attività di interpretazione delle norme di diritto o nella valutazione dei fatti e delle prove.

Quesito 1

Volete voi che sia abrogata la legge 13 aprile 1988 n. 117 recante “Risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilita’ civile dei magistrati” e successive modificazioni, limitatamente all’articolo 2, comma 2 che recita: nell’esercizio delle funzioni giudiziarie non puo’ dar luogo a responsabilita’ l’attivita’ di interpretazione di norme di diritto ne’ quella di valutazione del fatto e delle prove?

Quesito 2

Volete voi che sia abrogata la legge 13 aprile 1988 n. 117 recante “Risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilita’ civile dei magistrati” e successive modificazioni, limitatamente all’articolo 5?

E’ possibile firmare i quesiti referendari sulla Giustizia presso le segreterie e gli uffici elettorali dei comuni, ma anche nei gazebo allestiti in tutta Italia (QUI trovate l’elenco delle postazioni mobili in cui è possibile firmare).

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