In risposta a Lorenzo Bardi

Lorenzo Bardi, commentando un mio stato su facebook:

Chi vota destra ha scarsa cultura… si sa… altrimenti non si spiega come mai un tizio come Berlusconi abbia potuto avere così tanto consenso… e non usate la scusa dell’opposizione inesistente, perché allora vi rispondo che è meglio lo 0 di un -1. Chi ha studiato un minimo di storia, può convenire che nei momenti più bui c’era la destra al potere che, come all’inizio del ‘900 ha spesso avviato un processo di smantellamento dell’istruzione pubblica, perché si sa che un popolo ignorante è governabile molto facilmente… STUDIATE e non voterete più a destra!!! Studiate e non avremo bisogno di seguire qualche sciocco ideale, ma saremo persone migliori e altruiste… Cultura significa questo. Significa comprendere il prossimo. E un governo conservatore è la cosa più lontana dall’altruismo che ci possa essere.

Ti rispondo volentieri. Mi piacerebbe che questo nostro scambio di comunicazione servisse ad ognuno di noi a meglio mettere a fuoco le proprie idee, a rispettare quelle degli altri (il che non significa non criticarle) a trarre, in definitiva, un beneficio per la nostra visione ed il nostro stare nel mondo.

Purtroppo tu parti da una serie di assunti o punti di partenza difficilmente sostenibili, per me: dire, ad esempio, che “chi ha studiato un minimo di storia, può convenire etc.” e riferire tutto questo al ‘900 significa dimenticare che accanto alle ideologie della destra nazionalista (fascismo e nazismo: nonostante la loro origine non sia così semplicemente di destra: anche ex-anarchici, ex socialisti danno vita a questi movimenti caratteristici della comparsa di una civiltà delle masse) una grande macchina totalitaria nasce anche a sinistra: il comunismo sovietico.

Dire che “la destra abbia spesso avviato un processo di smantellamento dell’istruzione pubblica” è altrettanto poco fondato. Nell’Italia fascista, nonostante il Concordato con la Chiesa, è possibile immaginare che il regime privilegiasse la scuola pubblica. Una scuola semmai non aperta ancora ai ceti popolari: ma in generale il regime punterà sull’istruzione  come motore di fidelizzazione al regime e quindi di consenso.

Anche qui quindi le affermazioni che fai sono un poco confuse. La stessa idea e virtù di altruismo che tu attribuisci alla sinistra (ma anche qui quale sinistra? E lo stesso interrogativo si potrebbe porre per la destra) avrebbe bisogno di essere meglio precisata. La solidarietà (nella rivoluzione francese: la fraternità) è certo un tratto caratteristico delle ideologie politiche egualitarie, che fanno dell’uguaglianza il valore principale (a volte a scapito della libertà).

Non così il liberalismo certo, almeno quello classico; ma certo il cattolicesimo liberale, lo stesso partito popolare europeo che parla di “economia sociale di mercato” non possono essere accusati di aver cancellato il tema dell’altruismo (che è prima di tutto un valore fondante della religione cristiana. Da “ama il prossimo tuo come te stesso” a “non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te”).

Insomma non credo di averti convinto, ma il dubbio che non sia poi così facile giudicare gli altri spero di avertelo messo.

Grazie per avermi scritto.

Mariastella

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