La mano robotica made in Italy

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Un innovativo impianto transradiale stabile e permanente è stato innestato a una donna svedese. E’ la prima volta in assoluto che si procede a un intervento simile. La mano robotica potrà essere controllata in modo del tutto naturale e sarà addirittura in grado di restituire le percezioni sensoriali. Un successo incredibile maturato nell’ambito del progetto di ricerca europeo DeTOP (Dexterous Transradial Osseointegrated Prosthesis with neural control and sensory feedback), coordinato da Christian Cipriani, direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Un risultato enorme per la ricerca italiana che si conferma un settore decisamente all’avanguardia su scala globale.
La nuova tecnologia è la prima progettata e realizzata per essere utilizzabile nella vita di tutti i giorni che permette un sensibile miglioramento delle funzionalità motorie e percettive del paziente che ha subito un’amputazione, attraverso la presenza di molti più muscoli da cui estrarre i comandi neurali. “Grazie a questa interfaccia uomo-macchina così accurata – commenta Christian Cipriani, responsabile scientifico del progetto DeTOP – e grazie alla destrezza e al grado di sensibilità della mano artificiale, ci aspettiamo che nel giro dei prossimi mesi la donna riacquisisca funzionalità motorie e percettive molto simili a quelle di una mano naturale. Questo non sarà comunque l’unico impianto previsto: sono infatti partite in Italia le attività di ricerca per il reclutamento di un secondo paziente per un nuovo intervento chirurgico in programma all’Università Campus Bio-Medico di Roma, che verrà effettuato da team clinici del Campus Bio-Medico e dell’Istituto Ortopedico Rizzoli”.

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