#MilanoNonSiPiega

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Prima di tutto tre ringraziamenti:

– ai milanesi che hanno saputo reagire all’aggressione violenta degli antagonisti;

– alle forze dell’ordine che – come sempre – hanno rischiato la pelle per evitare un bagno di sangue;

– alla Regione Lombardia che per prima ha risposto all’appello di cittadini e imprese colpite dalle devastazioni.

L’iniziativa di oggi ha un valore speciale perché vede il Centrodestra unito, per rispondere alla violenza degli antagonisti e all’inerzia sia del governo che del sindaco di Milano.

La risposta dei cittadini milanesi, già nelle ore successive all’attacco dei violenti è stata forte e tempestiva. Addirittura durante le ore dell’assalto a Milano degli antagonisti c’è stato chi, dalle finestre di casa, ha reagito contro questi criminali.

I milanesi non si fanno impressionare né dai violenti né da chi cerca di mettere il cappello sulla reazione popolare. Il pifferaio magico Pisapia si sbaglia di grosso se pensa che i milanesi abbiano la memoria corta. La giunta milanese infatti si è trastullata coi centri sociali lasciando loro campo libero nelle occupazioni di edifici e alloggi.

L’altra risposta, molto concreta è venuta dalla Regione Lombardia che ha stanziato subito 1,5 milioni per i danni e costituirà un fondo di solidarietà per gli interventi urgenti a favore di commercianti e cittadini. Ma l’iniziativa della Regione non si ferma qui, Maroni sta lavorando ad una class action che consenta di far pagare i danni agli antagonisti che si sono resi protagonisti di questo scempio. E noi aderiremo alla iniziativa regionale. Perché a pagare dovranno essere questi sconsiderati.

Ma Milano è stanca di pagare il conto degli antagonisti e dei centri sociali: Perché oltre ai danni, gravi, provocati venerdì scorso, c’è il lavorio quotidiano di questi professionisti che aggrediscono e imbrattano la città. Si accaniscono da anni su monumenti, case, treni della metropolitana e delle ferrovie. Ma quanto ci costa la cosiddetta protesta di questi sciagurati? Sono milioni quelli che vanno in fumo, e sono quattrini dei milanesi onesti.

Questa manifestazione però non può limitarsi ad esprimere i sentimenti dei milanesi indignati, occorre una risposta concreta che vada oltre dall’emozione del momento. E’ per questo che abbiamo proposto un provvedimento di legge che metta in condizione i prefetti di impedire una manifestazione quando il contesto faccia prevedere delle violenze. Questa proposta è stata fatta propria dal ministro Alfano, e affinchè non resti una idea scritta sulla sabbia stiamo valutando la possibilità di sostenerla con una iniziativa popolare. Perché troppo spesso si è parlato di contenere o mettere al bando i violenti ma poi, come in questo caso, le anime candide hanno teso la mano al dialogo, come il ministro Martina ai No-Expo. Il risultato l’avete visto tutti. E allora, oltre l’indignazione, lavoriamo per un atto concreto che salvaguardi le nostre città, i cittadini e chi nelle città lavora.

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