Pensioni minime e di invalidità a 780 euro per tutti: #PromessaMancata

I tanti proclami con i quali il Movimento 5 Stelle e la Lega hanno a più riprese annunciato che tutti i destinatari di pensioni inferiori ai 780 euro avrebbero visto i propri assegni raggiungere tale cifra sono parole nel nulla.

I soldi per alzare le pensioni fino alla soglia promessa dal governo non bastano. Per accedere all’assegno di   780 euro sarà infatti necessario, anche per i disabili, avere più di 65 anni e un’Isee per l’intero nucleo familiare che non superi i 9.360 euro annui.

In sostanza, disabili e invalidi non sono considerati beneficiari della pensione    e del reddito di cittadinanza   in virtù del proprio stato, perché’ non c’è alcuna specifica misura indirizzata a loro. Una vera presa in giro: i disabili con pensione di inabilità potrebbero vedersi aumentata la pensione, ma di certo non in funzione della loro condizione di disabilità.

La platea dei beneficiari degli assegni di invalidità pari a 780 euro, come hanno detto gli stessi Di Maio e Salvini, sarà inoltre di circa 260 mila unità a fronte dei ben 1 milione 176 mila disabili titolari di pensione e dei 3 milioni di beneficiari di prestazioni di invalidità civile che continueranno ad incassare solamente 280 euro al mese. Colpa del governo che non ha integrato l’ammontare di questi assegni, bocciando l’emendamento proposto in tal senso da Forza Italia. I provvedimenti buoni si votano. Non c’è appartenenza di bandiera quando ci sono di mezzo gli interessi degli italiani.

Siamo dinanzi all’ennesima #PromessaMancata di chi pensa di poterci prendere in giro. Ecco cosa Diceva Di Maio il 18 settembre dagli studi di DiMartedì su La7:

 

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