REFERENDUM ATAC: UNA GRANDE OCCASIONE PER ROMA, SAREBBE UN PECCATO SPRECARLA

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Quello fra Atac e Campidoglio è un matrimonio fallito da tempo e il referendum di domenica è lo strumento democratico per sancirne finalmente il divorzio. I cittadini romani hanno già pagato per troppo tempo i costi di un carrozzone non più risanabile e la procedura di concordato preventivo avviata dal Comune non prelude a un rilancio del servizio: è solo un cerotto messo su una piaga insanabile. Per questo sostengo convintamente il sì.

È scandalosa la cortina di silenzio che la giunta #Raggi ha fatto scendere su questa consultazione, fatto ancora più grave perché la censura arriva da un Movimento che sostiene di essere la massima espressione della democrazia diretta, ma che in realtà alla prova dei fatti la boicotta.

La liberalizzazione e l’apertura a una vera concorrenza portano sempre benefici ai cittadini. La messa a gara del servizio di trasporto pubblico locale è l’unica soluzione, prevista peraltro dal regolamento europeo, per allineare Roma agli standard di qualità delle altre grandi capitali.

L’affidamento in house ha portato al disastro di un contratto di servizio mai veramente rispettato e solo il passaggio a un sistema di gare pubbliche ed europee, aperto a soggetti privati e pubblici, può restituire al Comune il ruolo di programmazione e controllo. Il referendum è una grande occasione per #Roma, sarebbe un peccato sprecarla.

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