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Farinetti: «La tradizione vince e la nostra forza è la biodiversità»
Di Angela Frenda – Da Il Corriere della Sera
Il patron di Eataly: No a manipolazioni. Manteniamo le radici e avremo più clienti.
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Il patron di Eataly: No a manipolazioni. Manteniamo le radici e avremo più clienti.
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«In questa situazione le imprese con un export inferiore al 50-60% non possono sopravvivere». (altro…)
Roma, 29 set. – Il rigore e le cure da cavallo non sono l’unica risposta, da questa lunga crisi che attraversiamo usciamo solo con l’impresa. Solo l’impresa ed una vocazione imprenditoriale diffusa possono infatti accendere il motore della nostra ripresa. Servono meno spesa, meno tasse, meno lacci e burocratismi e più liquidità.
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Ermenegildo Zegna, leader globale nell’abbigliamento maschile di lusso, ha approvato il bilancio consolidato 2011, in cui si evidenziano: un fatturato di 1,127 miliardi di euro (+ 17 % a cambi correnti), un Ebitda pari a 233 milioni di euro (20,7 % del fatturato contro il 14,6 % del 2010), un utile netto di 115 milioni di euro e una posizione finanziaria netta positiva pari a 245 milioni di euro.
di Pierluigi Bonora – Il Giornale del 26.04.2012
La maggior parte delle automobili prodotte in Cina avranno freni italiani, quelli firmati dalla Brembo di Alberto Bombassei, che ha fatto coincidere l’inaugurazione del nuovo polo industriale con il Salone dell’auto di Pechino, rassegna ormai entrata nella «top five» mondiale.
di Francesco Forte – Il Giornale del 26.04.2012
Fra i tanti dati negativi, che recano pessimismo, non dobbiamo dimenticare quelli positivi, spesso non abbastanza valorizzati, dai maggiori media italiani e internazionali, che amano parlar male dell’Italia. Abitudine diffusa soprattutto nella sinistra snob. Emerge con chiarezza che il nostro commercio estero sta andando bene e che l’industria italiana non è affatto in declino, nonostante la crisi, ma sta diventando, anche per la pressione di questa, più competitiva.
di Dario Di Vico – Corriere della Sera del 26.04.2012
Duemila piccole imprese fanno un movimento. Sono tante infatti le aziende italiane finora coinvolte nelle reti di impresa. Secondo il registro Unioncamere a far data il 10 aprile erano stati formalizzati dal notaio 313 contratti di rete che avevano interessato un totale di 1.648 imprese. Ma è stima comune degli addetti ai lavori che altri contratti siano in dirittura d’arrivo, possano essere stipulati già dalla prossime settimane e di conseguenza la stima di 2 mila è più che plausibile. E comunque stiamo parlando delle imprese che hanno steso un vero e proprio contratto legale, se volessimo contare le reti di collaborazione stabili ma informali il numero salirebbe e di molto.
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Ricerca e imprese: insieme per fare sistema, per far vincere il sistema Italia. MG
«Bello ma quali applicazioni può avere?». Guardiamo il robot antropomorfo mentre ruota la testa, osserva la palla rossa che il ricercatore gli porge e la prende in mano delicatamente. Un altro poco distante è dotato di un occhio elettronico in grado di percepire in modo selettivo
solo oggetti in movimento, un altro ancora cammina con articolazioni “quasi” umane, attutisce i colpi e riesce sempre a restare in equilibrio.
Alla nostra domanda sulle applicazioni ieri l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) ha dato una prima risposta siglando una partnership strategica con Kilometro Rosso: l’istituto genovese mette la tecnologia, il parco scientifico di Bergamo le imprese.