I computer e l’informatica ci sono da tempo nelle scuole e nessuno vuole toglierli. L’informatica è essenziale e così anche l’utilizzo della Rete per finalità di ricerca e didattiche. Basti pensare alla possibilità di accedere a contenuti documentali e video, a testimonianze storiche, dati, grafici ecc.. Insomma, siamo ben lontani da qualunque prospettiva retrograda od oscurantista; anzi, ribadisco con forza che la tecnologia, nella sua dimensione “fisiologica” arricchisce la didattica. La mia proposta di legge mette l’accento, piuttosto, sui fenomeni patologici e sull’esplosione dell’utilizzo anche da parte dei più giovani di smartphone e tablet.
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