X FACTOR 2018 TRA EMOZIONI E RIFLESSIONI

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L’edizione di X Factor che si è appena conclusa con la vittoria del giovane Anastasio ci ha donato ancora una volta la consapevolezza che nel nostro Paese ci sono molti ragazzi e ragazze dotati di particolare talento, non solo in ambito musicale, che spesso hanno bisogno soltanto di un’opportunità, di un’occasione fuori dalle mura delle loro camerette per mostrarlo al resto del mondo. Giovani che soffrono, che si impegnano, che lottano per trovare la loro strada.

Anastasio, ma anche la diciassettenne Martina Attilli con il suo brano “Cherofobia”, hanno suscitato un enorme interesse e stimolato molte riflessioni. Il fatto che tutto ciò sia avvenuto dopo i tragici fatti di Ancona, che hanno scatenato anche un dibattito sui contenuti e sui testi di alcuni cantanti tanto in voga tra i giovani di oggi, può aiutarci a rimettere in ordine le idee.

Si è discusso forse in maniera errata, ingigantendo le responsabilità di alcuni artisti e soprattutto assegnando un ruolo educativo alla musica e alle canzoni, che può essere vero solo in parte. Perché a fianco dei giovani devono esserci le famiglie, la scuola e le altre istituzioni formative. Nessuno fermerà la musica e anche le generazioni precedenti, anche la mia generazione, hanno ascoltato i Rolling Stones e i Guns ‘n Roses, Eric Clapton, i Nirvana o tantissimi altri cantanti, i cui testi non erano affatto dei modelli di educazione e comportamentali da seguire.

Complimenti a tutta la squadra di X Factor per il grande show realizzato e complimenti a questi due giovani artisti. Se li meritano davvero perché ci hanno donato forti emozioni, con la maturità di un adulto e la dolcezza propria dei nostri figli.

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